All’inizio di questo anno J.E. Khulman, J. Collins, G.N. Brooks, D.R: Yandow e L.S. Broderick nel lavoro “Dual-energy subtraction chest radiography: what to look for beyond calcified nodules” dimostravano che la sottrazione di energia è un potente mezzo per migliorare la capacità di rilevare esattamente un’ampia varietà di anomalie toraciche sulle immagini postero-anteriori e laterali del torace.
La radiografia del torace con sottrazione di energia rispetto alla radiografia convenzionale ha molti vantaggi che facilitano l'interpretazione delle immagine.
Il vantaggio principale di questa tecnica di formazione delle immagini è che descrive più chiaramente la calcificazione e aiuta nel caratterizzare i noduli polmonari.
Le immagini a sottrazione di energia sono, inoltre, utili nel riconoscere le masse mediastiniche e ilari; nel rilevare il restringimento tracheale e le malattie vascolari; nell'identificare le anomalie della pleura e della gabbia toracica e nel localizzare stents e cateteri.
Nel settembre del 2005 M. Uemura / M. Miyagawa / Y. Yasuhara / T. Murakami / H. Ikura / K. Sakamoto / H. Tagashira / (...) / T. Mochizuki ebbero come scopo del loro studio “Clinical evaluation of pulmonary nodules with dual-exposure dual-energy subtraction chest radiography“ valutare il miglioramento nel rivelare i noduli polmonari da parte della radiografia a sottrazione di energia a doppia esposizione rispetto a quella tradizionale.
Furono selezionati 100 pazienti, 52 con noduli polmonari e 48 con polmoni normali. Dieci radiologi valutarono sia le radiografie con sottrazione di energia sia quelle standard.
La rivelabilità media dei noduli polmonari fu nettamente superiore con la radiografia a sottrazione di energia rispetto alla convenzionale.
Nel maggio del 2002 Hirosci Mogami del dipartimento di radiologia del National Shikoku Cancer Center dimostrò che le apparecchiature energy subtraction danno il 10% in più di informazioni e facilitano la scelta dell’eventuale esame di approfondimento.
Per dimostrare ciò, utilizzo cinque radiologi che lessero le immagini standard su diafanoscopio e quelle a sottrazione di immagine a monitor di refertazione.
Le immagini erano 1447 di 767 pazienti.
Furono riscontrate 241 anomalie (noduli, masse, infiltrazioni dovute a fratture ossee, ispessimenti e calcificazioni pleuriche, noduli linfatici, masse mediastiniche).
Nel 1999 C Kimme-Smith / D L Davis / M McNitt-Gray / J Goldin / E Hart / P Batra / T D Johnson nello studio “Computed radiography dual energy subtraction: performance evaluation when detecting low-contrast lung nodules in an anthropomorphic phantom” dimostrarono che anche la radiografia a sottrazione di energia a singola esposizione è superiore a quella convenzionale nel rilevare i noduli a basso contrasto.
Per dimostrare ciò utilizzarono un fantoccio antropomorfo contenente immagini che simulavano noduli a basso contrasto.
Il fantoccio fu radiografato 53 volte con tre tecniche differenti e le radiografie furono interpretate da tre radiologi.
T. Tagashima nel lavoro “Clinical evaluation of single-exposure dual-energy subtraction chest radiography: with FCR 9501 ES” utilizzò un apparecchio a sottrazione di immagini a singola esposizione e confermò l'utilità clinica di questa metodica in 66 dei 1.031 pazienti (6.4%) sottoposti a radiografia del torace con tale metodica.
Egli notò che alcune immagini dei tessuti molli erano utili per rilevare i noduli parenchimali che erano sovrapposti all’ombra della costa e che alcune immagini dei tessuti molli servivano per diagnosticare più precisamente l’esistenza di coste anormali, noduli e linfonodi calcifici.
Le immagini ossee erano, inoltre, utili per assicurarsi che le fini ombre infiltrative nei campi polmonari delle immagini originali erano realmente calcificazioni della pleura e che le opacità nodulari mal definite erano, in realtà, calcificazioni costali.
Grazie alla sottrazione di energia, nel 2004 R.E. Alvarez nel lavoro “Lung field segmenting in dual-energy subtraction chest X-ray images” riuscì a trovare un metodo più accurato e preciso del precedente per delineare i contorni dei campi polmonari.
Egli sfruttava le caratteristiche della sottrazione di energia per migliorare la prestazione nel suddividere i campi polmonari.
Per ottenere ciò, fece uso di 30 immagini sottratte dei tessuti molli del polmone.
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