Il metodo più semplice è quello della doppia esposizione.
L’intervallo di tempo tra un esposizione e l’altra è di 200 millisecondi.
Le due esposizioni dovranno avere due diversi livelli di energia.
L’immagine ad alta energia (immagine ossea) sarà ottenuta con 110-150 kVp, mentre quella a bassa energia (immagine del tessuto molle) con 60-80 kvp.
Queste vengono acquisite automaticamente l’una dietro l’altra con una singola preparazione.
Un apposito algoritmo di calcolo consente la completa cancellazione del tessuto osseo e dei tessuti molli con riduzione del rumore.
Oltre alle immagini sottratte è disponibile per il radiologo anche il radiogramma standard.
Il vantaggio principale di tale metodica è l’acquisizione di maggiori informazioni dall’immagine (in particolar modo sulle calcificazioni) e, quindi, la riduzione del numero delle indagini di follow up.
Gli svantaggi sono dovuti a un modesto aumento della dose per il paziente e a problemi legati al movimento del cuore e dei vasi sanguigni.
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