La dose ghiandolare media è data dal prodotto della dose misurata in aria all’ingresso della mammella per un fattore moltiplicativo “g” che dipende dalla tensione applicata, dalla qualità del fascio di raggi X indicata dallo Strato Emivalente espresso in millimetri di alluminio, dallo spessore della mammella compressa, dal tipo di mammella, cioè se prevalentemente adiposa, oppure ghiandolare, oppure 50%, e dalla combinazione anodo-filtro selezionata.
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